Matti dalle gare

80 tavole fuori testo
Fucina, 2003
Storia del motociclismo da corsa in sessanta interviste
La corsa, la vittoria e la sconfitta, la grinta, il coraggio e la paura, il sacrificio in sella a una moto raccontati dai più grandi campioni italiani in cinquant’anni di storia delle corse. Sessanta testimonianze, sotto forma di avvincenti interviste, per entrare nella testa di un pilota, per capire perché un uomo corre e qual è la differenza tra chi vince e chi arriva secondo.
Una storia orale delle corse in cui a parlare sono, per la prima volta, solo i protagonisti, ovvero chi c’era. Un’opera unica, frutto di interviste realizzate esclusivamente di persona, di 170 ore di registrazione, di sei anni di lavoro. Un’opera che poteva essere realizzata solo in un paese come l’Italia, dove i motori sono una tradizione, quasi uno sport nazionale, e che mette i campioni delle due ruote allo specchio: dai re della velocità come Giacomo Agostini, Valentino Rossi, Max Biaggi, Carlo Ubbiali, Loris Capirossi, Umberto Masetti, agli assi del motocross come Emilio Ostorero, Alex Puzar, Chicco Chiodi, Andrea Bartolini, Michele Rinaldi, Corrado Maddii, ai dominatori dei rally africani come Edi Orioli, Fabrizio Meoni, Ciro De Petri, ai campioni dell’enduro come Giovanni Sala, Mario Rinaldi, Alessandro Gritti. E poi uomini dei box, meccanici, team manager, medici, costruttori e procuratori svelano i retroscena, raccontano l’altra faccia di uno sport duro e vero come pochi altri, in cui l’uomo conta ancora molto e può fare la differenza.
- 11 Prefazione: “Che magnifica giornata per correre”
- 15 piloti 1947-1966
- 17 Primavera tricolore
- 23 Arcisio Artesiani
- 29 Umberto Masetti
- 41 Emilio Mendogni
- 49 Alfredo Milani
- 59 Emilio Ostorero
- 67 Nello Pagani
- 77 Tarquinio Provini
- 89 Bruno Ruffo
- 97 Dorino Serafini
- 10 Bruno Spaggiari
- 117 Carlo Ubbiali
- 133 Remo Venturi
- 141 piloti 1967-1984
- 143 Da re Agostini alla Pattuglia azzurra
- 147 Giacomo Agostini
- 157 Pierpaolo Bianchi
- 173 Gianfranco Bonera
- 181 Virginio Ferrari
- 205 Alessandro Gritti
- 213 Eugenio Lazzarini
- 222 Mario Lega
- 239 Marco Lucchinelli
- 253 Corrado Maddii
- 267 Alberto Pagani
- 275 Michele Rinaldi
- 285 Graziano Rossi
- 299 Franco Uncini
- 315 Walter Villa
- 325 piloti 1985-2002
- 327 Grand’Italia in pista e fuoristrada
- 333 Andrea Bartolini
- 343 Max Biaggi
- 359 Giovanni Bussei
- 367 Luca Cadalora
- 395 Loris Capirossi
- 419 Armando Castagna
- 427 Pierfrancesco Chili
- 441 Chicco Chiodi
- 449 Ciro De Petri
- 461 Giancarlo Falappa
- 471 Giorgio Grasso
- 479 Fausto Gresini
- 493 Marcellino Lucchi
- 505 Marco Melandri
- 529 Fabrizio Meoni
- 541 Edi Orioli
- 547 Franco Picco
- 553 Fabrizio Pirovano
- 563 Alex Puzar
- 577 Loris Reggiani
- 595 Mario Rinaldi
- 607 Valentino Rossi
- 635 Giovanni Sala
- 645 gente dei box
- 647 Rossano Brazzi
- 659 Davide Brivio
- 665 Claudio Costa
- 675 Fiorenzo Fanali
- 683 Roberto Gallina
- 693 Arturo Magni
- 705 Giancarlo Morbidelli
- 713 Giuseppe Pattoni
- 723 Carlo Pernat
- 735 Giampiero Sacchi
- 751 Gianni Sandi
- 758 appendici
- 760 Ringraziamenti
- 761 Indice dei nomi
Di te hanno scritto: faccia d’angelo, istinto del cannibale. Ti riconosci?
«Non so per la faccia d’angelo, ma sicuramente il mio più grande pregio è mollare poche volte. Se questo vuol dire essere cannibale, non lo so. Comunque non è una scelta, è solo perché mi diverto molto a guidare la moto, quindi non mi viene difficile, in una gara in cui dovrei arrivare secondo, provarci fino alla fine».
Dove nasce questa voglia di vincere?
«Come si vede anche dai miei risultati, a me piace molto la gara con gli altri. Non lo so perché, ma mi è sempre piaciuta. Fin dalle minimoto, nelle prove non sono mai andato forte. Ultimamente, ho fatto delle pole position, ogni tanto, ma se io ho vinto 50 gare, mi sa che ho fatto 18 pole position, cioè molte meno, invece di solito è il contrario, la pole viene più facile che la vittoria. A me piace il confronto con gli altri e mi piace guidare la moto. Non sono un amante della tecnica, o uno che ama avere la moto a posto per dire: “Cazzo è bella da guidare, che gusto…”. No, a me piace avere la moto a posto perché arrivo davanti agli altri, solo questo. Ecco: se io guido meglio però arrivo secondo, sono meno contento che se guido male e per culo vinco, perché comunque ho vinto, e quindi va bene».
da: Valentino Rossi
«Oltre 700 pagine di interviste vere, in presa diretta, senza voler costruire nessuna tesi».
Marco Masetti, Motosprint
«Irrinunciabile».
Luigi Bianchi, motonline